Pubblicato il bando per la gestione biennale dello stadio “Guido D’Ippolito”

Scomparsa a novembre l’Fc Lamezia Terme ma con revoca arrivata solo a gennaio, con una gestione non affidata ufficialmente da allora a nessuna società al netto delle insegne e cartelli pubblicitari della Vigor Lamezia, il Comune di Lamezia Terme avvia le pratiche per la gestione biennale dello stadio “Guido D’Ippolito”.

Il valore complessivo presunto della concessione, derivante dalla gestione economica per la durata di 2 anni, è pari a 137.280 euro (IVA esclusa) di cui 20.000 (Iva esclusa) per il corrispettivo di gestione a base di gara. L’Amministrazione si impegna a riconoscere al Concessionario, in ragione della particolare valenza sociale dei servizi da erogarsi, un ausilio di natura finanziaria, su base annua, nella misura massima di 10.000 euro, al netto del ribasso d’asta offerto in fase di procedura concorsuale al generarsi di un “risultato negativo di gestione”, inteso come il differenziale negativo dato dal rapporto tra tutte le entrate, riscosse, riconducibili alla gestione delle strutture sportive e alla stessa collegate e/o connesse e le seguenti tipologie di spese, pagate, afferenti alla gestione stessa (utenze gas, acqua, energia elettrica; assicurazioni; imposte e tasse; canone concessorio; manutenzioni ordinarie).

La richiesta di offerta (RDO) sul mercato elettronico della pubblica amministrazione (MePA) potrà essere presentata dalle 12 del 28 febbraio a mezzogiorno del 29 marzo, con massimo due sedute di gara a partire dal 1 aprile ed inizio presunto dell’affidamento a maggio.

Tra i requisiti richiesti anche quello di «aver gestito negli ultimi 10 anni impianti sportivi analoghi a quelli oggetto di gara a favore di enti pubblici o privati. La capacità in oggetto dovrà essere dimostrata mediante dichiarazione sottoscritta dal concorrente, in cui questi elenca i principali impianti gestiti negli ultimi 10 anni antecedentemente alla data di pubblicazione del disciplinare con l’indicazione delle date e dei destinatari,pubblici o privati», il che precluderebbe alcune società sportive lametine sulla carta alla luce di cambi di titoli o rinascite varie, per le quali però è prevista la possibilità di avallo tramite altri soggetti.

Viene confermato che «il gestore si impegna di sfruttare, con la propria attività sportiva, l’impianto oggetto di concessione, per almeno il 30% delle sue potenzialità in relazione agli spazi e agli orari previsti; di essere in grado di assicurare almeno il 30% della potenzialità dell’impianto ad altri soggetti sportivi che verranno indicati dall’Amministrazione comunale», aspetto che in quarta commissione aveva suscitato qualche perplessità non essendo incluso nel regolamento degli impianti sportivi che si sta rivendendo tra consiglieri.

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